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La visita dell’ispettore 49

fosse stato ai loro occhi stessi un che d’eccessivo, che rivelasse più debolezza che forza, più sentimento che ragione; come s’egli avesse, in qualità di maestro, perduto qualche cosa nel concetto loro. Questa scoperta lo rattristò. Aveva dunque errato davvero fino allora obbedendo all’indole sua? Avrebbe dovuto mutar registro a ogni costo, persuadersi finalmente della verità di ciò che aveva tante volte inteso dire, che con la bontà non si governano nè gli uomini nè i ragazzi, e che neppure si fa il loro vantaggio, e che tanto gli uni che gli altri non rispettano se non chi temono?


Durava sempre in questi dubbi, quando una mattina gli entrò inaspettatamente in scuola l’ispettore, accompagnato dal soprintendente e dal sindaco: questi con gli sproni e con un fiore all’occhiello. In quell’apparizione improvvisa il maestro indovinò una manovra del Toppo, che sperava forse di farlo cogliere non apparecchiato alla lezione. Era la prima visita ispettorale ch’egli riceveva: sul primo momento, ne fu turbato.... Ma la faccia benevola dell’ispettore, un uomo alto, con la barba grigia, insaccato in una gran giacchetta nera di tela d’Orléans, tutta sgualcita, lo rassicurò. Appena salutato il maestro, egli girò gli occhi per lo stanzone; il quale, non ostante gli sprazzi d’oro che gettava il sole sulle pareti, presentava un aspetto assai triste. E subito il sindaco si fece ad esporre vivacemente il suo disegno di trasformazione del locale: — buttar giù di qui — sfondar di là — rinnovar questo e quest’altro; — ma il maestro notò che il disegno di quel giorno non aveva nulla che fare con quello già accennato dal segretario: era un progetto affatto nuovo, uno dei cento che gli sbocciavano in capo nel corso dell’anno, senza aver mai un principio d’esecuzione, nemmen sulla carta.

Fatte le interrogazioni solite, l’ispettore invitò il maestro a ripigliare la lezione interrotta.


Con la voce un poco tremante, ma aiutato da quella sovreccitazione intellettuale che suole, in casi simili,

Il romanzo d’un maestro. — I. 4