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Avventure di terra e di mare 81

pattuito, non le davano che cinquanta lire al bimestre. Ma s’adattò anche a questo, e resse l’anima coi denti fin che suo padre, tocco dalla voce di Dio, s’indusse una buona volta a richiamarla a casa. Ma prima di partire volle che le pagassero lo stipendio arretrato, che sommava a seicento lire. La cassa era vuota, dovette aspettare un pezzo. Le diedero finalmente, non intero il suo avere, ma sole cinquecento lire, tutte in soldi, ch’essa impiegò un’ora e mezzo a contare, e che dovette caricar sopra un ciuco. Arrivata al porto vicino, dove si doveva imbarcare per Genova, si vide rifiutata, alla locanda, una parte della moneta, e verificò che molti dei suoi soldi eran falsi. Fece un ultimo atto di rassegnazione, chiuse in un canestro i soldi buoni, e s’imbarcò. E così fu finita.

Vinto dalla commozione, il giovane le afferrò una mano, ch’essa gli lasciò un momento, dopo aver dato uno sguardo fuor del capanno.

— Arrivata a casa — concluse — sentivo un gran bisogno di vivere un po’ di tempo in pace, lontana dal mondo, e cercai un posto in un paesetto di montagna. Ed eccomi qui.

E il maestro seguì con l’occhio il suo gesto, che accennava la valle, stupito quasi di riveder tutt’a un tratto i boschi di pini e d’abeti e le cime bianche delle Alpi, dopo aver viaggiato col pensiero tanto lontano di là, sulle rive del mare, in un mondo luminoso e sconosciuto.

— Eppure — esclamò la cugina con impeto giovanile — io ritornerò in quei paesi. Ci ho sofferto, ma ci ho passato di così bei giorni, ci ho conosciuto tanta buona gente! Le ragazze mi adoravano, molte mi scrivono ancora. Qui in mezzo alla neve ripenso a quei luoghi e mi par di vedere una gran luce lontana. Mi prende la nostalgia del sole. E poi... quei due anni m’han messo la smania di vedere il mondo, di cambiar modo di vita, che so io? un bisogno di movere e di lottare. Chiederò un posto nelle nostre scuole di Tunisi — finì con dir sorridendo — o in Palestina. Non voglio morire al freddo. — E soggiunse con mestizia: — Anche là mi farò voler bene.

Accompagnò il cugino per un buon tratto di strada fino a un ponte sul torrente, che era il termine ordi-

Il romanzo d’un maestro. — I. 6