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uni e degli altri con cognizione di pratica, ma la ragione si è che, per il passato, fui di mezzo a loro come amico.

Vi dirò di più, che per vera affezione verso i figli del popolo, più volte fui intermediario fra padroni ed operai con esito buono.

Il concetto che ebbi sempre del socialismo, si è che esso deve avere a base la giustizia e la carità.

Giustizia e carità nell’ordinare, carità e giustizia nell’obbedire.

Se fossi ministro, queste parole giustizia e carità vorrei fossero messe in pratica per ogni dove, perchè è solo con la giustizia e con la carità che si possono rendere buone e tranquille le nazioni.

Che se poi neanco con questo retto sistema, non si potesse ottenere l'ordine e la quiete e si volesse ad ogni costo andare all’anarchia, allora alla carità del cuore e per la giustizia, lascerei sottentrare il rimedio del cannone.

Se fossi ministro, il mio socialismo fondato sulla giustizia e sulla carità seguirebbe il programma deliberato in buona parte nell’assemblea dell’Unione per gli Studii Sociali, tenuta in Milano nei giorni 2 e 3 gennaio di quest’anno.

In esso programma, si afferma che bisogna distinguere le cause dagli intenti finali del socialismo.

Pel primo rispetto esso è l’espressione di un ma-