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Pagina:De Amicis - Ricordi del 1870-71.djvu/146

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132 un’adunanza popolare nel colosseo.

si copre gli occhi col fazzoletto e ricade sulla seggiola.

La folla manda un grido d’entusiasmo, tendendo le braccia e agitando le bandiere.

— Silenzio! silenzio!

Il Montecchi rincomincia a parlare, a voce bassa, interrompendosi tratto tratto. La folla, ondeggiando e rimescolandosi, si stringe intorno al pulpito. Le parole dell’oratore non giungono fino a me. Mi faccio innanzi per intendere qualcosa.

— .....Il potere temporale del Papa, — egli esclama, — è caduto!

Applausi vivissimi.

— È caduto nella polvere! — grida una voce tra la folla, e un braccio convulso si solleva e si agita al disopra delle teste.

— È caduto per sempre! — ripete il Montecchi.

— Nella polvere! — ripete in accento imperioso la voce di prima.

— Silenzio! silenzio!

— La caduta del potere temporale dei papi, — il Montecchi prosegue, — è uno dei più grandi fatti registrati dalla storia!

Un giovane accanto a me alza una mano e grida con tutta la forza dei suoi polmoni: — Dalla storia della civiltà!

Il Montecchi si volta e guarda come per chiedere che cosa fu detto, e soggiunge: — Uno dei più grandi fatti registrati dalla storia.

— Della civiltà! — ripete il giovane.

— Della civiltà, — aggiunge il Montecchi in atto di condiscendenza. — Ora tocca a noi di mostrarci degni della nostra fortuna. Roma non può restare, nemmeno per pochi giorni, senza governo....

— Viva l’Italia!

— .....I nostri nemici potrebbero trarne argomento a dire che il popolo romano non è ancora maturo alla libertà....