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Pagina:De Amicis - Ricordi del 1870-71.djvu/147

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un’adunanza popolare nel colosseo. 133


— Viva la libertà! Abbasso i nemici di Roma! Viva Vittorio Emanuele in Campidoglio!

— Viva! ma prego.... lasciatemi continuare....

— Viva Montecchi!

— Vi ringrazio.... fate un po’ di silenzio.... Bisognava eleggere una Giunta.... Noi avremmo voluto che il popolo facesse l’elezione in modo regolare, colle schede, coi voti.... Ma non v’era più tempo.... abbiamo dunque pensato di rivolgerci direttamente al popolo romano....

— Bravo! Viva!

— ....Al popolo romano, e di facilitargli l’opera preparando un elenco di cittadini appartenenti a tutte le classi della società e a tutti i partiti politici....

— Benissimo!

— Un momento.... Ora, vedete anche voi che sarebbe impossibile aprire una discussione sopra ciascuno dei nomi, che sono quarantaquattro. Bisognerà dunque limitarsi ad approvare o disapprovare l’elenco nel suo complesso. Ci sarà qualche nome che ad alcuni non piacerà; ma capirete che non è possibile fare un elenco di quaranta persone che riescano ugualmente accette a tutti. Ad ogni modo qualche nome si potrà cambiare. Terminata la lettura io darò la parola a uno di voi, il quale esponga il suo parere, e dica le ragioni che può aver da dire, in generale, contro le proposte della Commissione che raccolse i nomi. Dopo che quest’uno avrà parlato, state bene attenti....

— Viva Vittorio Emanue.... — grida all’improvviso una voce acuta.

— Silenzio! Smetti! non è il momento! — si mormora da ogni parte.

— Guardalo lì quello che non vuole che si dica Viva il Re! — grida l’entusiasta importuno ad uno dei suoi interruttori.

— Ma chi ti dice ch’io non voglio che si gridi viva il Re? Dico che non è il momento.

— Già, non è il momento adesso che ci ha liberati!