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DELL’ISTRUZIONE DELLE DONNE.


Aneddoto.

Qualche tempo fa, un giornalista arguto e dotto ha pubblicamente dichiarato di preferire le donne che scrivono bacio con due c a quelle che lo scrivono con un c solo; e quelle che prendono Polonia per un nome di donna, a quell’altre che sanno che la Polonia è un paese.

Leggendo il forbito articolo con cui quel giornalista s’adoperava a dimostrare la ragionevolezza delle sue preferenze, io mi ricordai d’una scenetta seguita a un mio amico, dalla quale mi parve potersi ricavar qualche lume circa la quistione della Polonia e del bacio. È un caso tutto pratico, che forse non gioverà meno d’un ragionamento lungo.

Premetto che quest’amico ha scritto qualche cosa e scrive ancora. Non è un’aquila, come suol dirsi; ma una tal quale attitudine alle lettere si dice che l’abbia; quindi anche un po’ di vanità, la quale, benchè non sia espressa in parole determinate, resulterà, temo, dal complesso del racconto. I lettori gli perdonino, in considerazione della universalità del difetto. Io riferirò le sue stesse parole.


......... Man mano che scrivevo qualche cosa (egli mi disse), ne mandavo dieci o dodici copie a casa. La mia famiglia ne riteneva due o tre, e regalava le altre ai vicini. Un giorno mia madre mi scrisse, fra le altre cose,