Pagina:De Amicis - Ricordi del 1870-71.djvu/89

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alla francia. 75

tendo dire di quel rovescio, si dovrà chinare la testa, invece di levarla altiera, come quando s’era partiti. Molte parole ed atti di onesta alterezza, che c’erano da molto tempo famigliari, e che la gente ci consentiva nella fiducia della vittoria, ora non saranno più consentiti. La stessa considerazione pubblica in quante delle sue frequenti e sfuggevoli espressioni si farà sentire scemata! Tutto in noi, insensibilmente, si muterà, fino all’atteggiamento e allo sguardo.

Ed anco la coscienza ne punge. Cessato il pericolo, ne pare che si avrebbe dovuto morire prima che cedere. Ritorna alla memoria il proponimento che s’era fatto quando il pericolo era ancora lontano, che piuttosto di piegare ci saremmo fatti uccidere; l’avevamo risoluto, lo avevamo detto cento volte a noi stessi, eravamo sicuri che quel proponimento lo avremmo mantenuto, ed era appunto questa risoluzione e questa sicurezza che ci rendeva orgogliosi e ci innalzava agli occhi nostri. Ora qualche cosa da rimproverarci l’avremo sempre; dal fondo della nostra coscienza si eleverà sempre una voce sommessa per dirci che potevamo far qualcosa di più, e sarà una trafittura perpetua. Ed anche guardandoci intorno, il cuore ci si stringe. Su nessun volto dei nostri compagni avevamo mai visto la paura, nè immaginavamo che vi potesse apparire; ora la vedemmo. A ciascuno di noi, per l’addietro, pareva che da lui solo la vittoria pendesse; aver la forza di fare il proprio dovere era la cosa sola a cui ciascuno pensasse; di sè stessi si dubitava, non d’altri; ora anche d’altri. Tutto è mutato: mille argomenti di forza svanirono, mille argomenti di timore sorvennero. E sono passate poche ore! Pure fra la prima e l’ultima si è fatto un vuoto di dieci anni; ci sentiamo invecchiati; ci domandiamo se è stato un cattivo sogno; tra i nostri occhi e tutto quel che ne circonda si stende ancora un velo; in mezzo al silenzio mortale dei soldati che camminano con noi, tra quell’unico e sordo rumore di passi che rende