Pagina:De Amicis - Ricordi di Parigi, Treves, Milano 1879.djvu/192

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vittor hugo. 189


a loro, un poeta di quella famiglia, Catullus Mendes, del quale avevo già osservato il viso espressivo e simpatico, e i lunghi capelli alla nazzarena. Da un’altra parte c’era un crocchio di uomini maturi, quasi tutti d’alta statura, fra cui alcune belle teste grigie, dai profili arditi, nelle quali mi parve di riconoscere quell’ impronta particolare d’austerità e di tristezza, che lasciano le traversie della vita politica, e che rammenta un po’ la fierezza pensierosa dei vecchi capitani di bastimento. Cerano due sole signore, sedute vicino al camminetto; una che m’è sfuggita affatto alla memoria, e un’altra che m’è rimasta impressa profondamente: una signora di forti membra, di capelli bianchissimi, di viso grande e aperto, illuminato da due occhi profondi, — taciturna; una dama del Velasquez, senza gorgiera. Era quella mademoiselle Drouet, attrice potente, che rappresentò per la prima volta Lucrezia Borgia, nel 1833, al teatro della Porte Saint-Martin, dove, come tutti sanno, quel terribile dramma