Pagina:De Amicis - Ricordi di Parigi, Treves, Milano 1879.djvu/213

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210 ricordi di parigi.


scoppio di grida d’entusiasmo, che lo costrinsero a soffermarsi. Non era un applauso al discoso; era un applauso alle Orientali e alta Leggenda, era un tributo di gratitudine al poeta dei grandi affetti, un saluto all’antico lottatore, un buon augurio al settuagenario, un addio all’uomo che molti non avrebbero mai più riveduto. — Egli rispose con un lungo sguardo e disparve.

IX.

Ecco Vittor Hugo come io lo vidi, nel colmo delle sua gloria. Le generazioni avvenire lo vedranno alla stessa altezza? I più ne dubitano. Ma il tempo non potrà far di più che spolparlo: la sua ossatura colossale rimarrà diritta, come un enorme albero sfrondato, sull’orizzonte della storia