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284 | ricordi di parigi. |
Gli domandai se aveva fatto pure degli studi così accurati e così pratici per descrivere la vita delle halles, le botteghe di formaggi, il lavoro delle stiratrici, le discussioni del Parlamento, le ribotte degli operai.
— Necessariamente, — rispose.
— E per descrivere il temporale della Page d’amour?
— Per descrivere il temporale, mi asciugai parecchie volte tutta l’acqua che Dio ha mandata, osservando Parigi dalle torri di Nôtre Dame.
Gli domandai se era mai stato presente a una battaglia. Disse di no, e questo mi fece gran meraviglia, perché nella descrizione del combattimento fra gl’insorti e le truppe imperiali, nella Fortune des Rougons, si sente il fischio delle palle e si vede il disordine e la morte, come nessun scrittore li ha mai resi.
Da ultimo venne a parlare dei suoi romanzi futuri, e in questo discorso si animò più che non