Pagina:De Amicis - Ricordi di Parigi, Treves, Milano 1879.djvu/286

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emilio zola. 283


-staccie date dall’accusato ai giudici gli avevano presentato il carattere bell’e fatto. Poiché si parlava di quel romanzo, non potei trattenermi dall’esprimergli la mia viva ammirazione per quelle splendide pagine, in cui descrisse i rapimenti religiosi del giovane prete dinanzi all’immagine della Vergine; pagine degne davvero d’un grande poeta.

— Voi non potete immaginare, — mi rispose, — la fatica che mi costò quel benedetto abate Mouret. Per poterlo descrivere all’altare, andai parecchie volte a sentire tre o quattro messe di seguito a Nôtre Dame. Per la sua educazione religiosa consultai molti preti. Nessuno però mi volle o mi seppe dare tutte le spiegazioni di cui avevo bisogno. Misi sottosopra delle botteghe di librai cattolici; mi digerii dei grossi volumi di Cerimoniali religiosi e di Manuali da curati di campagna. Ma non mi pareva ancora di possedere abbastanza la materia. Un prete spretato, finalmente, completò le mie cognizioni.