Pagina:De Cesare - Roma e lo Stato del Papa I.djvu/34

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16 capitolo i.

Agli ufficiali del corpo di spedizione furono distribuite questo medaglie dal Baraguay, sulla piazza di San Pietro, in una rivista espressamente passata. Egli disse loro: Vous recevrez donc ces décorations avec autant de satisfactions et de fierté, que j’en éprouve moi-même en tous les remettant sur la place de Saint-Pierre de Rome. Il Papa decorò il signor Mangin, segretario della polizia francese, e fondò con peculio suo una cappellania in San Luigi dei francesi, in suffragio dei soldati caduti per liberare Roma dall’anarchia. Così è motivato il decreto. Della gran medaglia, fatta coniare per il generale Oudinot, si parlerà nel capitolo seguente. Anche le provincie di Roma e di Campagna coniarono medaglie per il fausto avvenimento.


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Il primo pranzo ufficiale, dopo il ritorno del Papa, fu dato dal cardinal Antonelli la sera del 26 maggio in Vaticano, per la consacrazione del cardinal Vannicelli Casoni ad arcivescovo di Ferrara, e di altri vescovi italiani e stranieri. Furono anche invitati il nuovo ministro della repubblica francese, conte De Rayneval, e il nuovo comandante del corpo di spedizione, generale Gemeau: l’uno e l’altro giunti da pochi giorni, per succedere al Baraguay d’Hilliers, il primo come ministro plenipotenziario, e il secondo come comandante in capo. Era stato invitato anche il signor De Meerster de Rauenstein, incaricato d’affari del Belgio, nonchè due altri vescovi consacrati in quel giorno, monsignor Eustachio Gonella, e monsignor Armando de Carbonel. Sontuoso il pranzo, nel quale il segretario di Stato si sdilinguì in tenerumi verso la Francia e il principe presidente, e si rise delle stravaganze del Baraguay. Il Vannicelli non pareva soddisfatto della sua destinazione a Ferrara, diocesi assai difficile in quei tempi di terrore. L’Austria imperava sulla città e provincia, nonchè sulle altre Legazioni, le Marche e l’Umbria. Il Vannicelli aveva ricevuta la porpora fin dal 1841, e avrebbe preferito rimanere a Roma nella sinecura di cardinal di curia, col titolo di santa Prassede. Ma la diocesi di Ferrara era fra le più ricche d’Italia; e poichè egli era stato membro della Giunta di governo, si disse che ne ricevesse il premio.