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primi mesi del 1859 a roma — condizioni generali dello stato 339

nistro pontificio, fu combinato che dallo stemma fosse esclusa qualunque bestia, l’aquila come il leone. La Venezia iniziò le sue operazioni nel 1864, avendo per agente Marino Morelli, e la sua prima sede fu al Corso, presso San Carlo, dove stette più di trent’anni. Il Morelli, proposto alla società dal Checchetelli, fu il capo dell’agenzia di Roma, finchè visse. Ma la società rimediava appena le spese. L’assicurazione non entrava nelle abitudini romane; la fede religiosa, la beneficenza e la consuetudine degl’impieghi dinastici, tenevano luogo dell’assicurazione sulla vita. Mancando impianti industriali, e con la convinzione popolare, che, per l’abbondanza dell’acqua e il buon servizio dei vigili, non fossero da temere gl’incendi, non si assicurava contro il fuoco, che qualche pagliaio o fienile. Fra le varie assicurazioni sulla vita si ricordano particolari curiosi. Assicuravano per il periodo di due anni, e per la somma di 72 scudi, gl’israeliti convertiti al cattolicismo, i quali avevano quella somma in premio, per effetto di un legato Rospigliosi; ma la somma doveva pagarsi due anni dopo la conversione, e in caso di morte, la famiglia non aveva diritto a nulla. Ora avvenne che, per effetto dell’assicurazione, divenuto certo il premio, crebbe il numero dei catecumeni, verificandosi il caso che le stesse persone, sotto vario nome, sì convertissero due volte, percependo due volte il premio. La società, scoperta la magagna, non fece più assicurazioni agli ebrei convertiti. Gli ecclesiastici non credevano all’assicurazione, e solo qualche prelato, con molte cautele, assicurava a favore di nipoti, e sì ricordava, fra i primi, monsignor Prosperi.


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La marina mercantile aveva per principale risorsa il contrabbando. Sul Mediterraneo correvano 157 chilometri di costa, e 198 sull’Adriatico, ma non si contavano, nel 1858, che 196 legni nazionali, sulla prima, e 1069 sulla seconda, comprese, naturalmente, le più piccole barche da pesca, e queste in maggior numero. La marina mercantile era dunque poverissima. Per spiegare la differenza fra il numero delle navi sulle due spiagge, bisogna ricordare che la Mediterranea era tutta malarica, e tranne Civitavecchia e Porto d’Anzio, e un po’ Terracina e Fiumicino,