Pagina:De Cesare - Roma e lo Stato del Papa I.djvu/405

Da Wikisource.

indice del i volume 387
nazionale. — Accademie ed accademici. — Balli e ricevimenti. — Gran ballo di Torlonia al palazzo del Bramante. — È stabilito un turno per i ricevimenti. — Ricomincia la stagione dei forestieri e si riprendono le vecchie abitudini. — Il carnevale, i bàrberi e i moccoletti. — Disperazione del banchiere Hooker — Dà un ballo di giorno.

Capitolo VI — L’aristocrazia Pag. 83
      L’aristocrazia dopo la restaurazione. — Sacrifici imposti dai nuovi aggravi. — Patrimoni condannati all’immobilità. — Amministrazioni patriarcali. — I congressi. — I patrimoni dei principi fuori lo Stato. — I cadetti. — Orgoglio e pregiudizi. — Il duca di Sermoneta. — Il suo salone, i suoi studi danteschi e i suoi epigrammi. — Un pranzo in osteria. — Casa Borghese e casa Doria. — Villeggiature dei Doria a San Martino. — Beffe inverosimili. — Minaccia di duello. — Influenza delle principesse straniere nei costumi dell’aristocrazia. — Il principe Boncompagni e don Augusto Ruspoli. — Influenza dei confessori. — I principi romani aborrenti dalla politica. — Curiose contraddizioni. — Nobiltà antiche e recenti. — Diplomatici e cardinali sono i maggiori elementi decorativi dei saloni. — Le signore, loro carattere e cultura. — Particolari degni di nota. — I nobili rifuggivano dalle cospirazioni. — Loro disprezzo per la borghesia.

Capitolo VII — Vita sociale e sue gerarchie 102
      La vita sociale imperniata sopra due assi paralleli. — Familiarità fra le gerarchie parallele. — Cardinali e prelati nei saloni. — Monsignor Muti zufola arie musicali. — Tendenza generale all’epigramma. — Borghesia e prelatura rappresentano il ceto medio. — La borghesia negli impieghi. — Tollerato il cumulo di questi. — Il latifondo e i mercanti di campagna. — Sobri e grandiosi. — Cominciano a gareggiare coi signori. — La borghesia negli alti impieghi. — La famiglia Mazio. — Un amore giovanile di Luigi Napoleone. — In casa Spada. — La Margheritaccia dello scultore Wolf. — «Generone e generetto». — Si viveva con poco. — Ordinanze papali contro l’aumento delle pigioni. — Le istituzioni di beneficenza. — La beneficenza è la base della vita economica. — Risultato dei censimenti. — La mendicità elevata a virtù cristiana. — I parassiti della beneficenza. — La passatella del curato. — Contatti fra il ceto popolare e la borghesia. — La borghesia e i parroci. — Allora ed oggi. — Il senso della gerarchia non immune da rodimenti e ribellioni. — Le eredità degli ecclesiastici. — Rozzezza dei costumi. — Equilibrio apparente nelle classi sociali. — Il Monte di pietà e il processo Campana.

Capitolo VIII — Roma di allora 123
      Il Corso. — La famiglia Bonaparte e il banchiere Hooker. — Un’esposizione nel cortile del palazzo Doria. — Le camelie scritte del cardinale Gaude. — Al palazzo Simonetti. — La banca romana