Pagina:De Cesare - Roma e lo Stato del Papa I.djvu/412

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394 indice del i volume
Di qua e di là dall’Appennino. — Differenze di razza, di tendenze e di economia. — I valichi insufficienti. — Rassegnazione delle popolazioni campagnole. — I bilanci delle principali città. — Alcuni confronti. — Circoscrizione ecclesiastica immutata. — Società di mutuo soccorso e casse di risparmio. — Il governo le favoriva. — L’investimento dei risparmi. — Prudenza e onestà. — Altri confronti. — Non vi erano società d’assicurazione. — L’assicurazione ritenuta superflua. — La Venezia penetra in Roma non prima del 1863. — Magagne degli ebrei convertiti. — La marina mercantile — Sull’Adriatico e sul Mediterraneo. — Allora ed oggi.

Capitolo XVI — Alla vigilia della guerra - Cospirazioni nelle provincie, dimostrazioni a Roma Pag. 342
      Vivace incidente diplomatico col Piemonte dopo l’attentato Orsini. — Accuse scambievoli. — Una fiera nota di Cavour. — Il conte Della Minerva succede al Migliorati. — Il governo del Papa cerca difensori. — Il libro del signor Maguire. — La Curia, ignara degli accordi di Plombières e del trattato di alleanza, non crede alla guerra. — Fa voti per l’Austria e ha paura della Francia. — La nota di Antonelli del 22 febbraio. — Invoca il protocollo del Congresso di Parigi. — La guerra sembra evitata. — Il conte di Cavour pensò al suicidio? — Una sua lettera al nipote. — Gli comunica di aver fatto testamento. — Risoluto di emigrare in America, consiglia al Re di abdicare piuttosto che accettare il disarmo. — Ricordi di Nigra. — Il governo pontificio teme l’insurrezione, appena partiti gli Austriaci. — Bologna ghibellina e universitaria. — Liberalismo bolognese. — Il conte Malvezzi educa i suoi figli in Piemonte. — I salotti bolognesi. — Casa Gozzadini e casa Pepoli. — Le due figlie di Gioacchino Murat. — Gioacchino Pepoli e l’imperatore Napoleone. — Lettere del Minghetti e del Pepoli al Malvezzi. — La Pasqua del 1859 in Roma. — Dimostrazioni all’ambasciatore di Francia e all’incaricato di Sardegna. — Applausi ai soldati francesi. — Fischi all’ambasciatore d’Austria. — Il console degli Stati Uniti è scambiato per ufficiale austriaco. — La partenza del granduca di Toscana. — Un primo avis del generale Goyon. — Suo malanimo e sua impotenza. — Un altro avis. — Il marchese Bargagli dopo la partenza del Granduca.

Capitolo XIX — Insorge Bologna - Altre insurrezioni — - I casi di Perugia 357
      Dopo Magenta non si dubita più dell’insurrezione. — Partono gli austriaci da Bologna la notte del 12 giugno. — La città insorge. — La relazione della Magistratura al Consiglio municipale. — Come era formata la Magistratura di Bologna. — Il manifesto del giorno 12. — Ceneri, Sassoli e Malvezzi. — Vaniloqui del Corpo municipale. — Il governo provvisorio invita il Montanari a recarsi a Bologna. — Insurrezione di Ravenna. — Arrivo improvviso degli austriaci reduci da Ancona. — Si rimettono le bandiere pontificie, e la Giunta di governo si allontana. — Tatto e coraggio del