Pagina:De Joinville, Galvani - La sesta crociata - 1872.djvu/129

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parte seconda. 65

dibonarmente li mercatanti e’ seguenti l’oste con loro derrate e mercatanzie, allogarono invece e appaltaro ai medesimi le stazzone e li fondachi per vendervi le mercatanzie loro così care come fare il poteano. Donde avvenne che la nomèa di ciò si sparse nelle istranie terre, e giunse a coloro che volean di lontani paesi menar viveri all’oste, i quali perciò dimoraronsi del venire, il che apportò un molto gran male e dannaggio.

Li Baroni, Cavalieri ed altri ch’avrebbon dovuto guardare diligentemente il lor bene, e farne sparagno per soccorrersene in luogo ed in tempo, si presero a far grandi banchetti gli uni agli altri in abbondanza di deliziose vivande. Ed il comune popolo scapestrandosi si prese a forzare e violare donne e donzelle, donde uscinne gran male. Perchè egli bisognò che ’l Re ne donasse congedo a tutto spiano di sue genti ed officiali, poichè, siccome esso buon Re mi disse, egli trovò sino a uno gitto di pietra, presso e allo intorno del suo paviglione, molti bordelli1 che le sue genti teneanvi, ed altri mali assai più che in oste egli avesse mai visto.

  1. II Signore di du Cange scrive a questo luogo — Le mot de Bordel, pour designer un lieu infame, lupanar, vient de ce qu’ordinairement les garces et autres gens de cette farine habitoient les petites maisons, qu’on vieux langage François on nommoît bordels, du diminutif de Borde, qui signifie maison; et probablement a esté emprunté du Bord dos Saxons-Anglois, ou ce mot a la même signification. —