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Pagina:De Joinville, Galvani - La sesta crociata - 1872.djvu/22

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xxii lezione preliminare.

illud te ad axtremum et oro et hortor, per: de illo ecc.; e qualora si richiamino le nostre frasi: la Dio mercè, per la Dio grazia, e meglio poi le antiche Fiorentine uscite di casa il padre, nelle case i Buondelmonti, e simili, si troverà ancora nei poco difformi accidenti le ragioni di una pari discendenza da una non diversa lingua intermediaria, nella quale forse un susseguente sostantivo retto e prenunciato appunto come regime non come soggetto, prendeva qualità di aggettivo dell’anteriore sostantivo reggente.

Per dichiarare pure coi confronti certi usi volgari dell’articolo, i quali ricordano la sua origine dal pronome ille, illa, illud, tornerà ancora opportuno lo scegliere fra gli altri questo esempio tratto da Gerardo di Viane v. 2892-96, ove si può vedere chiaramente usato la per quella:

Sire Rollan, dist li quens Olivier,
Est ceu Joiouse, la Kallon a vis fier,
Don vos saviez si riches colz paier?
Nenil, biau Sire, dist Rollan li guerrier,
C’est Durandart, m’espée à poig d'ormier.

cioè:

Sire Orlando, disse il Conte Oliviero,
È questa Gioiosa, quella di Carlo al viso fiero1
Donde voi sapete sì ricchi colpi pagare ?
Mainò, bel Sire, disso Orlando il guerriero,
È Durlindana, la mia spada dal pugno d’oro!2.

Ma se da un lato ciò farà ricordarci gli usi del trecento, secondo i quali l’articolo la era anche

  1. Alla lettera: la Carlone a viso fiero, ossia, compiendo la frase: la spada di Carlo dal viso fiero.
  2. All’impugnatura d’oro, o com’altri vogliono, d’oro puro.