Pagina:De Joinville, Galvani - La sesta crociata - 1872.djvu/303

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parte seconda. 239

guardate, Siniscalco, se Dio non ci ha ben mostrata sua gran possanza, quando per uno vento piccolino e che non è pure de’ quattro venti maestri in mare, il Re di Francia, la Reina, e’ figliuoli suoi e tanti altri grandi personaggi hanno pensato esserne tutti insieme sommersi. Con tutto ciò io ne lo lodo, e so che grandi grazie gliene debbiamo ben rendere. E già sappiate, Siniscalco, che quando tali tribolazioni avvengono alle genti, od altre miserevoli fortune di malattie, elleno sono, per buono avviso dei Santi, le minacce del male e le sommosse al bene di Nostro Signore. E per ciò io vi dico, seguitava il buon Santo Re, che li risichi là ove noi siamo stati, sono altresì minacce di Iddio, il quale per essi mostra dirci: Or vedete voi bene che, s’io avessi voluto, vi sareste tutti pericolati nell’acque e annegati. Di che è a trarne documento di guardare bene e finamente s’egli ci abbia in noi cosa dispiacente a Dio Creatore, e s’ella v’è, sì appercepita l’abbiamo, e sì tosto la dobbiamo rigettare ed espellere. E se così faremo egli ce ne amerà e ci guarderà tuttavia da sciagure; e se faremo il contradio, appresso ch’egli ci avrà misericordevolmente minacciati, invierà sovra noi qualche gran male o di morte, o di dannaggio nel corpo, ovvero ci lascierà nello ’nferno discendere perdurevolmente in eterno. Ed anche seguitava il buon Re San Luigi: Siniscalco, il sant’uomo Job diceva a Dio: Sire Iddio, e perchè ci minacci tu? se la minaccia che tu ne fai non è punto per tuo prode e per tuo vantaggio? poichè, se tu ne avessi tutti perduti, tu non