Pagina:De Joinville, Galvani - La sesta crociata - 1872.djvu/88

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parte prima. 23

assentimento di tutti gli altri Prelati: — Sire, sappiate che tutti questi Prelati, i quali qui sono in vostra presenza, mi fanno dire che voi lasciate perdere tutta la Cristianità, e ch’ella si perde entro vostre mani. — Allora il buon Re si segnò della Croce, e disse: Vescovo, or mi dichiarate come egli si fa e per quale ragione. — Sire, seguitò il Vescovo, egli è per ciò che l’uomo non tiene più conto delle scommuniche: perchè oggidì un uomo amerebbe meglio morire tutto iscommunicato, che di farsi assolvere, nè vuol nudamente dare soddisfazione alla Chiesa. Pertanto, Sire, elli vi richiedono tutti a una voce, per Dio e perchè cosi dovete farlo, ch’egli vi piaccia commandare a tutti i vostri Bailivi, Prevosti ed altri amministratori di giustizia, che, ove egli sia trovato alcuno in vostro Reame, il quale sarà stato un anno e uno giorno continuamente iscommunicato, ch’essi il costringano a farsi assolvere col mezzo dell’apprensione de’ beni. E il Sant’uomo rispose che molto volentieri il commanderebbe fare di coloro che si trovassono essere tortosi ed iniqui verso la Chiesa ed il prossimo. A che il Vescovo, soggiunse ch’e’ non apparteneva a’ laici a conoscere di loro causa. Ma a ciò rispose il Re ch’egli non farebbe altramente; e diceva che ciò sarebbe contro Dio e Ragione ch’egli facesse costrignere a farsi assolvere coloro, a chi i Cherici per avventura facessero torto, sì che non potessero essere uditi in loro buon diritto. E di ciò loro donò esempio del Conte di Brettagna, il quale per sette anni ha piatito contro i Prelati di Brettagna, tut-