Pagina:De Lorenzo - Sciotel - Vicende della colonia del Padre Stella e progetto per restaurarla, Napoli 1887.pdf/151

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un certo tempo la realizzazione dell’ardito piano che con tanta nobiltà di costanza andate propugnando.

Ora si attende, come hanno annunziato, la voce del cannone.

Ma voi sapete meglio di me che quando laggiù in Africa il cannone avrà parlato anche vittoriosamente, e tanto sangue sarà stato sparso— tutto non sarà finito.

Occorreranno anni e milioni per consolidare, per, dirò così, fertilizzare la vittoria dell’artiglieria. E non è certo l’Italia d’oggi che deve attendere gli anni e può sprecare il sangue ed i milioni alla ricerca d’un bene che non riguardi la sua vitalità diretta. Siamo per questo troppo incompleti e troppo poveri. Abbiamo diritti da accampare ben più gravi nelle nostre legittime aspirazioni di unità; abbiamo cure ben più importanti da meditare nel nostro ordinamento economico.

Onde a costo di spiacervi, giacchè avete avuto la cortesia di chiedere e di volere il mio modesto consiglio, vi risponderò che se la colonizzazione in Africa deve essere lasciata all’iniziativa privata NEI TEMPI NORMALI, oggi corrono per la coscienza popolare circostanze che quell’iniziativa non possono permettere; poichè dove si agita la guerra — a riparare i torti fatti ad uno — debbono accorrere e concorrere tutti.

Questa è legge ineluttabile ma provviden-