Pagina:De Lorenzo - Sciotel - Vicende della colonia del Padre Stella e progetto per restaurarla, Napoli 1887.pdf/162

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cora, come fosse ieri, il potere sovrano, che esercitava il P. Stella, fra i Bogos, nello Sciotel presso Keren.

Tutti i viaggiatori, che di là venivano a Khartum, me ne parlavano con entusiasmo, come d’una regione che gli appartenesse; ed or tanto meglio se si può provare con documenti che spetta ad Italiani.

Io ammiro pertanto, il nobilissimo progetto che Ella, Egregio Signore, ha ideato, di fondare cioè una grande Società di Colonizzazione agricola e commerciale per l’Africa Equatoriale, e principalmente per lo Sciotel presso Keren, e non posso che far eco a ciò che scrisse, in argomento, il chiarissimo Cav. Naretti, nomo più di me senza confronto, autorevole e competente, il quale conosce appieno l’Abissinia e il carattere dei suoi abitanti.

Io sento però il bisogno di esprimere a Lei, Ill.mo Signore le più sincere mie congratulazioni per ciò che ha fatto fin qui, e d’incoraggiarla a non desistere dall’intrapreso cammino, sicuro che se per ora l’ideato suo disegno non può attuarsi, per i difficili rapporti, in cui presentemente trovasi l’Italia con l’Abissinia, verrà il momento, ed io spero vicino, che il nostro Governo l’accoglierà favorevolmente; ed Ella benedirà allora all’energica sua attività, coronata da un felice successo.

La ringrazio di cuore dei suoi interessanti