Pagina:De Lorenzo - Sciotel - Vicende della colonia del Padre Stella e progetto per restaurarla, Napoli 1887.pdf/219

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E, giova ripeterlo un’altra volta, il Cristianesimo, il Cattolicismo, in quelle regioni significa civiltà, significa progresso!

Spero che, da quanto innanzi ho detto, son riuscito a convincere i miei lettori come, nella impresa nostra, non dovremo temere ostacolo alcuno da parte degli indigeni. E se pure qualche lieve ostacolo ci sarà da loro opposto esso sarà agevolmente tolto (come saggiamento consiglia la citata Memoria officiale su Massaua) allettando gli indigeni con la prospettiva dell’interesse.

Già nelle più interne regioni dell’Africa, a quel che dicono i corrispondenti di alcuni giornali, si è sparsa la voce che con gli italiani è entrata in Massaua l’abbondanza. Ed ivi si vedono indigeni che parlano i più strani dialetti, che vengono cioè dalle più remote regioni dell’Africa, attratti dalla fama delle buone accoglienze che fanno i nostri a quella povera gente.

In questi giorni Hamed, Kantibai degli Habab, ricevette sollennemente l’investitura da parte del Generale Saletta, ed a nome del nostro Sovrano.

«Questa investitura (dice il giornale l’Esercito) assicura l’amicizia ed occorrendo anche il concorso armato di una tribù che è tra le più numerose di quelle che si trovano sui confini del possedimento italiano...... Il Capo degli Habab dichiara di riconoscere lo stato di guerra coll’Abissinia e di confor-