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introdurre nuove merci in Abissinia, e contentarci d’importare in maggior copia quelle merci che ci vengono additate dal Sapeto e dal nostro Governo. Il sale ed il rame vecchio sono i generi che più facilmente si smerciano in Abissinia, e pochi tessuti di cotone. Il rame serve principalmente per fare oggetti di ornamento, che si potrebbe tentare di lavorarli anche in Italia; ad imitazione dei disegni finitissimi che sono nell’opera del chiarissimo Cap. Martini.

«Il sale è la moneta minuta in Abissinia; esso viene portato dai paesi littorali (principalmente Adel e Samahar) ed è tagliato in forme quadrilateri, lunghe nove pollici in circa, con uno e mezzo di largo, e sei ad otto linee di spessezza; le quali sono vendute, secondo la distanza dei paesi dal lido, più o meno da dodici a cinquanta lo scudo; queste forme si chiamano Amùle» 1.

È prudenza, è vero, l’andare a rilento nell’introdurre nuove merci in Abissinia, ma non si deve andare tanto a rilento da sembrare inerti; altrimenti commetteremo, in quella parte dell’Africa, quei medesimi errori commerciali che si son commessi nelle Americhe ed in Australia; dove numerosissimi sono i prodotti italiani che si vendono con etichetta estera e da mercanti esteri. È necessario perciò vendere e far conoscere

  1. Sapeto. Op. cit. p. 13.