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Per attivare pertanto il commercio italo-abissino, apriremo a Sciotel e a Keren un mercato permanente dei nostri principali prodotti, o acquistandoli direttamente dai nostri fabbricanti, o ricevendoli in deposito dai socii produttori, i quali naturalmente saranno preferiti.
Ho detto che apriremo un mercato in Keren, ma avrei dovuto dire che lo ripristineremo, poichè Keren è stato sempre il principalissimo mercato di quei luoghi. Riferisce difatto il Sapeto che:
«Qaran è luogo di fiera, di convegno pei Giabar del Gase, di Saqala, di Scendi e di Damer, capitale dell’antica Meroe, i quali vengono vendendo a Qaran le tele di cotone del Sennar e dell’Egitto; quei di Massawah portanvi altre specie d’indiane e tele di cotone, mussolina, calicot ecc. e tolgono in iscambio butirro, avorio, pelli, corna di bufalo selvatico, mais, penne di struzzo e va discorrendo.
Meroe è penisola di antichissima civiltà, e mostra che dal suo Ammonio si spandessero in Egitto religione e scienze. Molte sue rovine salgono ai tempi più vetusti di quelle di Tebe ecc. ecc.» 1
Ma più che verso l’Abissinia, come saggiamente osserva il nostro Governo, mirere-
- ↑ Sapeto, Op. citata. Pag. 207.