Pagina:De Lorenzo - Sciotel - Vicende della colonia del Padre Stella e progetto per restaurarla, Napoli 1887.pdf/287

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trovare, e pel valore che rappresenta sotto piccolo volume, rendendo lievi le spese di trasporto.

L’avorio arriva in poca quantità dall’Abissinia; è tutto spedito in India dai Baniani, che ne fanno incetta.

Il caffè arriva dall’Abissinia in partite di maggior rilievo, ma la sua esportazione per l’Italia non potrebbe, nelle circostanze attuali, arrivare ad una grossa cifra. Parte è consumato sul luogo, parte è avviato ai porti turchi e ad Aden. Il caffè abissino ha un gusto eccellente, mescolato con altre qualità, col moca per esempio; ma non è di bella apparenza, e pare che sui mercati d’Europa incontri meno favore che nei porti del Mar Rosso.

Le gomme potranno essere una ricca fonte di commercio coll’Italia, quando dal Sudan, luogo di produzione, potranno più liberamente arrivare a Massaua.

L’oro che in commercio si chiama abissino è del paese dei Galla. Trattandosi di merce che si può facilmente trafugare, sfugge ad ogni sindacato della dogana; si calcola che se ne esporta annualmente dall’Abissinia per circa un milione di lire.

Il commercio delle perle e delle madreperle, che si pescano nelle isole Dahlac e sulla costa dancala, merita un cenno speciale. La pesca delle perle, che è già considerevole (rappresenta un valore annuo di più d’un milio-