Pagina:De Lorenzo - Sciotel - Vicende della colonia del Padre Stella e progetto per restaurarla, Napoli 1887.pdf/40

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padre Stella, non volendo a qualunque costo abbandonare la colonia, stabilirono ricorrere nuovamente al Governo, ed inviarono in Italia Elena Petrucci moglie di Zucchi.

La Petrucci venne in Italia nel Maggio 1868, ed ai suoi soci dà minuta contezza di ciò che ha fatto per mezzo di lettere del 7, 15 e 17 Maggio, 26 e 27 Giugno da Firenze, e 10 Agosto da Pisa; le lettere sono comprese nel II volume dei documenti.

In esse la Petrucci dice che vide il Ministro degli esteri, il Rattazzi, il Peiroleri, l’Antinori, il Presidente della Società Geografica ed altri molti, i quali tutti approvavano ciò che ella dicea e si offrivano per aiutarla: l’Antinori tra gli altri, dice, che si mostrava entusiasmato. Il Ministro voleva soltanto conoscere minutamente le spese occorrenti, ed era preoccupato dalla necessità di avere un porto indipendente.

E credo che questa sia stata la vera cagione per cui il nostro Governo non fece allora nulla di positivo in Abissinia, la difficoltà cioè di avere un porto indipendente.

Frutto delle pratiche di Elena Petrucci si fu che nel 1870 vennero spediti a Sciotel, per conto del Governo il Marchese Orazio Antinori ed il prof. Odoardo Beccari, con l’incarico di riferire al Governo ed alla Società Geografica di Firenze intorno a quella località; come appare meglio dalla seguente lettera da loro diretta a Bonichi.