Pagina:De Marchi - Demetrio Pianelli, 1915.djvu/137

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— Vendere! — esclamò Beatrice, spalancando tanto d’occhi.

— Sì, vendere, o restituire quello che non si può pagare....

— Ah sì? — disse con un sorrisetto ironico la povera donna.

— Punto secondo, bisogna restringersi nelle spese, lasciare le apparenze, non curarsi tanto della gente e rivoltare le maniche, come si dice....

— Ah sì? — tornò a dire Beatrice, pallida, movendosi da una poltrona all’altra.

— Non è il caso di mandare questi figliuoli a fare il ciabattino; ma certo saremmo tutti matti, se pensassimo di farne fuori degli avvocati. Via via, qui c’è della roba, voi avete portato della roba....

— Ah chiedo scusa! — interruppe questa volta Beatrice con un impeto straordinario di energia, — della roba mia la padrona sono io....

Demetrio, che nel calore e nello zelo del suo cuore s’era abbandonato quasi all’illusione d’essere arrivato a tempo a far del bene, a questa brusca interruzione, al modo obliquo con cui lo guardava la donna, capì di essere stato prevenuto. Perdette l’equilibrio, si scoraggiò, masticò ancora un fiume di cose amare, raccolse i suoi nervi, spianò le sue rughe irritate e con una voce che cercava d’es-