Pagina:De Marchi - Demetrio Pianelli, 1915.djvu/275

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così presto la visita. Forse non aveva ancora formato in testa un piano, e cólto così all’impensata era in paura o di far troppo, o di far troppo poco. Le donne! le donne non si sa mai come vanno pigliate. Sono un po’ come le anguille. A dir la verità, coll’avvocato Ferriani non aveva ancora parlato. Non sapeva nemmeno dove stesse di casa questo signor avvocato. Se aveva anticipato una piccola somma (un centinaio di lirette), oltre che per le insistenze della Pardi, l’aveva fatto per un senso, diremo così, di carità.

— Io devo ringraziarla, cavaliere, di molte cose.

— Di nulla mi deve ringraziare. Sarei venuto io stesso a casa sua, cara la mia signora, se non sapessi che Demetrio è contrario a questa causa. La Palmira - un bel tomo se ce n’è - mi ha contate le prodezze di questo signor Demetrio. Povera Beatrice! è stata una gran disgrazia.

Il cavaliere si passò la punta delle dita sugli occhi per dissipare una certa nebbiolina.

— Ella ha avuta la bontà di parlare col signor avvocato.

— Dovevo trovarmi ieri, ma c’è stato un contrattempo. Però prima di partire lo vedrò senza fallo. Sono chiamato a Roma dal Ministro per affari di ufficio e può essere