Pagina:De Roberto - Al rombo del cannone, Milano, Treves, 1919.djvu/14

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2 vigilia italica

glio di Giuseppina di Beauharnais, e l’Austria di Francesco II.... Come oggi contro l’impero teutonico ed i suoi dipendenti, l’Europa si era allora collegata contro l’impero napoleonico ed i suoi satelliti; e il Regno Italico, trasformazione monarchica della Cisalpina, doppiamente odiato perciò, come opera iniziata dalla Rivoluzione francese e compita dall’uomo che aveva vòlto a proprio profitto quel cataclisma, non doveva, non poteva trovar grazia presso i futuri negoziatori di Vienna, preparatori della Santa Alleanza, restauratori della legittimità.

Ma proprio allora, quando alla difesa d’Italia cooperavano veri reggimenti italiani ed i primi soldati designati col nome più tardi glorioso di bersaglieri, proprio allora furono proferite la prima volta tra i popoli e nei Gabinetti le espressioni di indipendenza italiana, di unità italiana, e la storia di quei tempestosissimi giorni ha per noi un interesse profondo ed un irresistibile fascino. Un ufficiale francese studiosissimo delle imprese guerresche e degli avvenimenti politici di quel tempo, il comandante Weil, la narrò in un’opera colossale che è tornata oggi d’attualità: i cinque grossi volumi, di circa tremila pagine complessive, intitolati Le prince Eugène et Murat, dove si descrivono giorno per giorno e quasi ora per ora, con una infallibile e inesauribile documentazione, le operazioni militari dirette dal figliastro e dal co-