Pagina:De Roberto - Al rombo del cannone, Milano, Treves, 1919.djvu/15

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vigilia italica 3

gnato del gran Côrso, e si riferiscono tutti i contemporanei negoziati diplomatici svolti dalla primavera del 1813 a quella del ’14, cioè fino al primo tracollo dell’impero francese ed alla definitiva rovina dei due regni italiani che gli erano infeudati.

I.

Nelle grandi linee, la campagna d’Italia del 1813-14, combattuta per la difesa del nostro paese sugli stessi campi dove si è iniziata per la sua integrazione quella del 1915, procedette sciaguratamente al contrario dell’odierna. Oggi il nostro Comando ha preso l’offensiva nell’impresa di liberazione delle Alpi Giulie; allora Eugenio di Beauharnais, possedendole dopo che Campoformio era stato corretto a Presburgo ed a Schönbrunn, doveva soltanto difenderle contro la rinnovata cupidigia austriaca; noi miriamo alle rive della Sava e della Drava, entrambe allora tenute - e perdute - dal Vicerè. L’occhio d’aquila di Napoleone aveva, fin da parecchi anni innanzi, antiveduto in quale situazione il figliastro si sarebbe trovato venendo alle prese con l’Austria e quale via avrebbe dovuto tenere per ridurla alla ragione. «Voi concentrerete il vostro esercito nel Friuli».