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40 l'austria nei giudizii d'un suo alleato

ambascerie del Bubna, il Damas esclama: «Quest’altra volta egli tornerà indietro con una ricca tabacchiera, e poi all’ultimo viaggio riceverà un calcio nel sedere tempestato di diamanti....»

III.

La gravità di questa diagnosi dipende dal fatto che è compita da un uomo il quale non è già nemico dell’Austria, nè predisposto contro di lei; che è anzi suo amico ed alleato, che ha combattuto accanto ai suoi eserciti, che chiede un giorno di esservi ammesso, perchè vede in lei la maggior potenza impegnata contro l’aborrita Repubblica e capace di abbatterla. Il Damas vorrebbe ammirare, sarebbe felice se potesse ammirare l’Austria come la più fedele fautrice delle tradizioni che egli venera, e vorrebbe nascondere agli altri ed a sè stesso la verità cocente; ma la verità è più forte dell’interesse, e il suo sdegno contro la dappocaggine delle legittime dinastie fiaccate o travolte dal ciclone rivoluzionario si accentra sugli Absburgo. L’apparato imperiale dei sovrani apostolici, degli eredi di Carlo V, è imponentissimo e incute un senso di soggezione; «ma quando gli avvenimenti li forzano a togliersi da cotesto teatro d’illusioni e d’inganni, la scena sulla quale si