Pagina:De Roberto - Al rombo del cannone, Milano, Treves, 1919.djvu/51

Da Wikisource.

l'austria nei giudizii d'un suo alleato 39

monumenti costruiti nei tempi di decadenza dell’arte.... Immaginate la dissipazione senza godimento, la leggerezza senza garbo, la sciocchezza senza contegno, la fatuità senza conquiste, e avrete la misura della disgraziata differenza che passa tra la gioventù di Vienna e quella di Parigi».

Delle sciocchezze e delle goffaggini delle quali egli fu spettatore il Damas riferisce gustosi esempii. Quando Maria Luisa andò in Francia sposa di Napoleone, scortata dai generali francesi, due cittadini di Ens, obbedendo all’ordine di far luminaria, tirarono fuori, per economia, gli stessi trasparenti «di cui si erano serviti nei festeggiamenti prescritti in altre occasioni: si leggeva sull’uno Vivat Laudon, sull’altro Vivat Coburg, e le effigie di quei due generali» — i peggiori nemici dei Francesi — «prendevano parte a quell’infame e vergognoso baccano con un’espressione diametralmente opposta alle circostanze....» Il generale Bubna, pezzo grosso dell’esercito e della diplomazia, spedito a negoziare l’armistizio dopo Wagram, si vede offrire da Napoleone un anello del valore di ventimila fiorini, e senz’altro se lo passa al dito. «E che? In questo paese un generale va a conferire col nemico — tuttora nemico, poichè la pace non è per anco stipulata — e il nemico osa fargli un regalo, e il generale negoziatore lo accetta?...» In previsione di nuove