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50 documenti umani

Ella fece con le labbra un piccolo movimento di disdegno.

— Non ne conservo più nessuna. Oggi stesso le ho tutte sepolte, dentro una vecchia valigia, in fondo a un sotto-scala.

— Perchè non le hai bruciate?

— Perchè sono molte, e se ne sarebbe accorta la gente di casa.

Ad un tratto, come un fanciullo che, dopo una finta indifferenza, manifesta il proprio capriccio, egli le disse rapidamente:

— Me le fai leggere?

— Oh, no!

E ad una ad una, risolutamente, richiuse le cassette dell’armadio.

Egli fece un giro per la stanza, andò a guardare prima le acqueforti disposte nell’angolo accanto alla finestra, poi la grande ceramica istoriata dell’angolo opposto, rimosse il canestrino di raso sostenuto dal tripode di bambù, e le si fece nuovamente vicino.

— Perchè non mi vuoi far leggere quelle lettere?

— Perchè te ne pentiresti, tu stesso, per il primo....

— Se te ne pregassi?

— Andrea!... Ricordati dunque quello che hai sofferto quando ho risposto soltanto ad una