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il superuomo 51

mini», l’Uccisore di Dio; e poi ancora il Mendicante volontario, che cerca la felicità in un cantuccio di prato dove le vacche ruminano tranquillamente; e finalmente l’Ombra, lo scettico, che, dopo aver percorso tutti i dominî del pensiero, si è smarrito e va errando senza scopo per l’universo. Zarathustra non li consola: se costoro soffrono, se hanno nausea della moltitudine e di sè stessi, egli giudica che il disgusto e la sofferenza sono gli stimoli necessarî alla salute, al riscatto. Se l’umanità decade e si corrompe, essa darà luogo, morendo, a una forma superiore. Ed ecco: il profeta annunzia il Superuomo. L’uomo attuale non è uno scopo, è una «corda», un «ponte», un «passaggio» dall’animale al Superuomo. «Il Superuomo è la ragion d’essere della terra».

Che cosa sarà, quando apparirà il Superuomo? L’uomo darà luogo al Superuomo per auto-soppressione. Quando il dolore sarà arrivato al colmo, quando ciascuno soffrirà, non soltanto per ciò che egli è, ma per ciò che è la stessa condizione umana, allora, in questo eccesso di dolore, l’uomo troverà la forza necessaria per annichilirsi, dando luogo al Superuomo. E quale sarà la differenza tra i due? Sarà questa: che mentre la morale presente si rivolge a tutta l’umanità indistintamente, la morale del Superuomo sarà aristocratica, sarà il privilegio di pochi. Di più, tutta la