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76 la poesia di un filosofo

guerra fra loro, la prosperità dell’una costa il deperimento dell’altra, le deboli soccombono dinanzi alle più forti. In una stessa specie lotte egualmente accanite si accendono fra gl’individui; l’egoismo è la gran legge alla quale ciascuno obbedisce; l’amore, altro inganno, si riduce all’istinto; la stessa Bellezza ha un fondamento materiale del suo impero giudicato divino: essa lavora all’integrità dello stampo della razza, additando i modelli migliori. Ciò che succede fra le specie e nella specie si ripete fra gli Stati e nello Stato: e, come aveva già detto Corneille,

La justice n’est pas une vertu d’État.

Si rifugerà essa dunque in un altro pianeta, poichè sulla terra è introvabile? Ma la materia non è per ogni dove identica? La stessa legge di gravitazione non regna in tutto il creato? Un rigoroso e fatale determinismo non si nasconde dietro l’apparente libero arbitrio,

illusion du choix dans la necessité?

Un atomo è l’immagine dell’universo; tutto ciò che in questo si compie, deve compiersi fatalmente; è quindi da stolti chiedere la giustizia al Destino. Così conclude la Ragione trionfante.