Pagina:De Roberto - La Messa di nozze.djvu/226

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216 un sogno

samente a farlo offrire ad un altro; ma questo effetto non è mai premeditato; è anzi involontario e sgradito. E se tale fosse stato il caso rappresentato da Baglioni, i suoi amici non avrebbero dovuto durare tanta fatica per difenderlo contro i fischi e le risa degli avversarî. Un moto interiore della sua coscienza od un avvenimento estraneo alla sua volontà poteva benissimo impedire al Gorli di ottenere per sè il premio dell’opera serpentina. Chi di voi rammenta la baronessa di Sclàfani? Il serpente della povera donna Emilia fu un amico di casa, il quale, dopo averla tolta alla quiete, dopo averle messo addosso la febbre della curiosità, del desiderio, del pericolo, si ritrasse, preso a un tratto dallo scrupolo di offendere il marito, di cui era intimissimo....

— Come? Come? — interruppe donna Maria. — Narrate!

— È una storia piuttosto lunga, mia cara amica, e del resto sta scritta in un libro; se volete, domani ve lo porterò. Il fatto è questo: che in tutta la serie degli esseri viventi l’istinto dell’amore, attivo e prepotente nei maschi, è nelle femmine non solamente passivo, ma accompagnato da un