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gnoso e neppur bisognevole di più reali compensi. Si ravvide alla morte del padre, sostegno della numerosa famiglia. Compreso il dovere di sostituirlo, egli disse da un giorno all’altro addio alla fantasia favolosa e indirizzò l’attività sua per una via più positiva. I primi esercizii non gli furono però inutili del tutto; l’abitudine dell’indagine psicologica, contratta nel considerare avvenimenti fittizii, gli giovò a districare i misteri proposti alla giustizia inquirente; cominciato a studiare la vita sopra i libri, egli potè presto comprendere come realmente è.

La professione politica e la giudiziaria sono forse quelle che più rapidamente e meglio d’ogni altra facciano conoscere gli uomini; ma dove l’uomo politico è egli stesso in preda a qualcuna di quelle passioni che presume giudicare negli altri, il magistrato, indifferente, sereno, straniero agli interessi che vede agitarsi d’intorno, è meglio d’ogni altro in grado di leggere nel libro del cuore. Ora il Ferpierre, dato sfogo con le artistiche esercitazioni della prima gioventù alle vivaci passioni, aveva compreso in tempo quel che c’è d’esagerato, di falso e di malsano in una troppo assidua prosecuzione poetica dell’esistenza; e come i suoi sentimenti erano divenuti più austeri, più severi erano divenuti i suoi giudizii. Il vecchio fondo morale della razza elvetica, la serietà quasi triste accumulata nel cuor della razza dalla contemplazione delle