cederono improvvisamente quando le fu vicino. Poteva egli tacerle che
viveva del suo favore?... Prima ancora che parlasse ella lo aveva
compreso. Ella non s’era offesa della confessione dell’amor suo, non ne
aveva dubitato. I falsi pudori, le ipocrisie del sentimento le erano
ignoti. «Come io vi credo, mi crederete?» gli aveva domandato. Erano
sulla montagna, nel bosco della Comte; oltre la pendula volta frondosa
il lago, i monti, i paesi si disegnavano limpidi e tersi nella luce
abbagliante. Bagliori di verità erano nelle sue parole: «La verità è
come la luce: non si nasconde, La vostra memoria mi accompagnò dovunque;
la speranza di rivedervi mi sorrise. Io sapevo che quest’ora sarebbe
venuta. Ma vi sono più verità nella vita. Come ciò è realmente vero, è
pur vero d’una verità morale che l’amor vostro e il mio non sono
durabili. L’amore dev’essere appagato. Muore nella piena felicità, ma
dopo aver vissuto. Contendergli la vita per paura della morte è lo
stesso che uccidersi perchè si deve morire. Ma la vita dell’amore
dipende da una condizione: dall’osservanza delle leggi. Pensate alla
vostra sorella morta. Che cosa le avrebbe desiderato il vostro cuore, se
fosse vissuta? Che avesse amato un uomo che l’avesse amata. Voi non
avreste ricercato molto a dentro la precedente vita di quest’uomo; non
vi sareste molto inquietato delle sue prime e meno degne passioni. Ciò è
nella legge naturale che