Pagina:De Sanctis, Francesco – Alessandro Manzoni, 1962 – BEIC 1798377.djvu/323

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i. del romanzo storico 315

lata dal suo nuovo stato, ma nobilitata e indirizzata bene. Forza viva di questo mondo temperato e sereno è l’amore, padre del sacrifizio, scevro di ogni elemento materiale, di ogni forza fisica, ed i cui mezzi di azione sono la persuasione, la dolcezza, la mansuetudine, la preghiera, il perdono. L’espressione di questo mondo la troviamo principalmente in Lucia, nel padre Cristoforo ed in Federico Borromeo. Questo sentimento ha la sua negazione comica in don Abbondio, e la sua contraddizione in don Rodrigo e nell’Innominato. Bisogna ora inventare un’azione, nella quale questi personaggi possano operare e mostrarsi. Centro di quest’azione è Lucia, intorno a cui si movono tutti gli attori. L’azione, mossa dal puntiglio di don Rodrigo, cammina per via di contrasti e di accidenti, in sino a che l’azione umana sparisca del tutto, e succeda una specie di azione provvidenziale, che ristabilisce l’equilibrio ed adempie la giustizia.


Lezione III

Ai poeti mediocri tutto questo mondo si presenta in astratto, e invano si battono la fronte, non possono giunger mai ad infondervi la vita, cioè a dire a formarlo. Vedrete sempre in loro l’astratto che permane sotto il concreto. È il critico che dee separare i diversi elementi per analizzarli; ma il poeta dee avere tutto il suo mondo innanzi, idea e forma cosí compenetrate, come l’anima ed il corpo. Il creare non è solo l’inventare, ma è posto in questa simultaneitá dell’idea e della forma, dov’è il segreto della vita; come interviene nella creazione divina, nella quale il fiat lux comprende indivise la concezione e l’esecuzione. Questa facoltá di rappresentarsi l’idea giá incorporata, giá fatta fantasma, dicesi visione poetica; ed è la parte geniale e spontanea del poeta. Togliete questo e la poesia sará un semplice meccanismo, una costruzione artificiale, non un organismo vivente. Ora questa facoltá mette un abisso tra Manzoni e tutti i suoi imitatori; ed il suo romanzo sarebbe un lavoro perfetto, se la preoccupazione storica non turbasse alquanto l’armonia