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P. ii5 r. 3: dopo «impressione» Ro ha il seguente brano: «La tacita aurora, il sole che brilla su’ tetti, la quiete di una bella notte stellata, l’arguto canto di una tessitrice, l’abbaiare lontano de’ cani bastava a muoverlo»; ivi r. 14: dopo «vissuto» Ro ha: «stampava ne’ suoi versi l'orme di una vita immortale»; ivi r. 25: «Erano queste contraddizioni naturalissime», Ro «Quelli che mi hanno seguito in questo studio troveranno queste contraddizioni naturalissime». P. 118 r. 23: «idee scettiche». Prima era in N «idee calde», corretto poi come in Ro. P. 121 r. 22: dopo «pensoso» Ro ha il seguente brano: «È il tarlo che rode quella bella rappresentazione, e ti fa dire ne’ sospiri: sono le ombre del passato; ritornerà questa Italia?»; ivi r. 35: «È come una filosofia della storia», Ro «É una vera filosofia della storia».
Cap. XIII, p. 125 nota: abbiamo aggiunto per chiarezza l’anno alle date delle note 2, 4, 5. P. 126 r. 13 - p. 127 r. 6: questo brano «del quale... italiana» manca in Ro. P. 127 rr. 15-23: questo brano «Scrivendo... satira» sostituisce il seguente periodo di Ro: «Disegno antico assai accarezzato, con molti schizzi e pensieri». P. 128 r. 9: «educazione letteraria», Ro «educazione classica». P. 131 r. 8 - p. 132 r. 3: questo brano («Ci sono... pallone») manca in Ro ed è sostituito da queste parole: «Abbiamo già visto parecchi disegni suoi con questo fine. E di qui uscì la celebre poesia per le nozze ecc.».
Cap. XV. Questo capitolo risulta dalla unione di due articoli dei giornali che avevano i seguenti titoli: Il Bruto minore di Leopardi e La Saffo di Leopardi e che furono pubblicati anche come «note» del «socio» De Sanctis nel Rendiconto delle tornate dei lavori della Reale Accademia di Scienze Morali e Politiche di Napoli, aprile-luglio 1877 pp. 3-10, 11-18. Il testo del Rendiconto coincide con quello dei giornali tranne qualche caso che indico con l’abbreviazione Rd. P. 143 r. 1: dopo «pensiero» Ro ha: «Qui è la crisi, il momento psicologico della sua esistenza»; ivi r. 4: dopo «disperazione» Ro ha il seguente brano: «Finiscono le canzoni patriottiche, che non furono mai altro in lui che velleità; l’idea vagante che la vita è un agitarsi nel vuoto, piglia consistenza, si fissa. E come il mondo non è mica disposto a seguirlo, e si diverte e si nutre di speranze e di piaceri, se la piglia col mondo, e si sveglia in lui un umor satirico che si sfoga nei Dialoghi e nei Paralipomeni. Accanto a questo che si potrebbe chiamare il lato