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124 la giovinezza

e alla grammatica; si guardava allo stile e anche alla tessitura.

Una sera capitò a leggere un suo lavoro un giovinetto di quindici o sedici anni, un biondino, bassotto, facile ad arrossire, e si chiamava Agostino Magliani. Il Marchese l’aveva caro, perché nel tradurre era corretto e castigato; e talora diceva scherzando: — Gracilino si, ma la cassa del petto è ben munita — . Non aveva fatto ancora cosa che tirasse gli occhi sopra di lui. Quel suo lavoro era intitolato: La donna. Andava piano e soave, con pronunzia chiara, e si faceva sentire, tanto che si fece subito un gran silenzio, come nei momenti solenni. Fini tra le approvazioni.

— Ecco una prima rivelazione, — diss’io, parola che poi spesso mi veniva sul labbro. E volevo dire che in quel lavoro s’era rivelato l’ingegno. Non volli interrogare nessuno, com’ero solito; ma parlai io subito. Il lavoro era di genere didascalico, come avrebbe detto il Marchese. Il piccolo autore senza frasi e senza enfasi faceva le lodi della donna, con un discorso così chiaro e così bene ordito, ch’io potei riprodurne a memoria tutte le parti per filo e per segno. — Che memoria! — dissero i giovani maravigliati. E io di rimando: — Merito non mio, ma dell’autore, che ha fatto questa mirabile orditura, e s’è rivelato uomo d’ingegno — . Il tema era bello; io ero in vena, e parlavo con quel mezzo riso sulle labbra, che esprime l’interna soddisfazione. Finii contento di me, tra gli applausi. Quella sera fu una festa.

La domenica era aspettatissima. Parlavo con lei de’ miei successi, e m’esaltavo della mia stessa esaltazione. Venne un tempo che lei si annoiò di quella vita, voleva stringere un po’ più le cose. — Sono stanca, — diceva alcuna volta; — questo camminare così lungo mi toglie la lena; dovresti trovar modo che ci potessimo parlare senza tanto fastidio. — Vengo a casa tua. — Mia mamma non vorrebbe. — E chi è tua mamma? — È una lavandaia, — mi disse lei a bruciapelo e fissandomi. Io non mostrai sorpresa: questo le piacque. Dissi: — A casa tua no; a casa mia né tampoco. — E perché no? — Se non ci fosse zio Peppe! — Zio Peppe non è un orco. — No, no. Zio Peppe non vuole — . Una sera,