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la scienza dell’essere 223


Ripulsione — Nodi di linee.

L’escludente misura così nel suo essere per sé a sé estrinseca, scaccia sé da sé, si pone come un altro, che è rapporto tanto quantitativo, quanto un’altra misura: determinata così come unità specificante in se stessa, che produce in lei rapporti di misura. Questi non sono affinità, in cui un sostanziale si rapporta a sostanziali di altre qualità e ad una serie di essi. Ma questi hanno luogo nello stesso substratum: la misura si determina repellendo da sé altri solo quantitativi rapporti, che formano affinità e misure, solo quantitative differenze. Essi formano così un nodo di linee di misure in una scala di più o meno. Sussiste così un rapporto di misura — sostanziale realtà, qualitativamente diversa dalle altre. Un tale essere per sé perché essenzialmente è un rapporto di quanti, è aperto alla estrinsechezza e al mutamento del quantum, che non muta però la sua qualità, la quale permane indifferente a’ mutamenti che hanno luogo dentro di lei.

Nuovo qualcosa.

Ma in questo mutamento del quantitativo penetra un punto in cui la qualità sarà mutata: il quantitativo rapporto passa in una misura, e così in una nuova qualità o qualcosa, che si rapporta come indifferente alla passata: la loro differenza è l’estrinseco del quantum. Essa è uscita non dalla passata, ma da sé, cioè dalla unità specificante intrinseca non uscita ancora nell’esistere. La nuova qualità è sottoposta allo stesso cammino del suo mutamento, e così all’infinito. Il mutamento è per salto, non a poco a poco. L’a poco a poco riguarda l’estrinseco del mutamento, non il qualitativo di esso; il quantitativo rapporto antecedente per quanto prossimo al seguente, è un altro qualitativo esistere. Secondo il qualitativo il cammino quantitativo indefinito, perché limite indifferente, è assolutamente interrotto: le due qualità sono al tutto estrinseche l’una all’altra — l’una non è il limite dell’altra.

Nota. Col sistema dell’a poco a poco il nascente è un