Pagina:De Sanctis, Francesco – La poesia cavalleresca e scritti vari, 1954 – BEIC 1801106.djvu/110

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v. l’«orlando furioso» i05

in due popoli, due partiti, due principi. Omero: la civiltà greca con l’asiatica. Virgilio: l’antica civiltà italiana e la nuova civiltà orientale. Tasso: la civiltà occidentale e la società orientale. Milton: Dio e Satana, vincendo Satana. La Messiade: Dio e Satana, vincendo Dio. Il fondo epico cavalleresco è la lotta fra’ turchi aggressori e’ cristiani, ed ha una base storica. I Cristiani nel primo fervore si rintanavano negli eremi e flagellavanvisi; i Turchi fecero i missionari armati. Tutti i poemi cavallereschi presuppongono un’invasione mussulmana. Il Pulci le ha caricatureggiate ammucchiandone un numero sterminato in un breve poema; facendole cominciar senza motivo, mancar di continuazione, e finire com’erano cominciate. Ariosto primo ha loro dato proporzioni colossali, dignità epica; ma ha loro data questa splendida vita per meglio ammazzarle, le ha messe sul piedistallo per tirarle giù con le proprie mani. Dopo averle sollevate all’ultimo punto di serietà le distrugge con l’ironia.

Esamineremo: Come abbia rappresentato seriamente, come abbia sciolto l’ironia. Non ha serietà morale, religiosa o politica; parla sempre in favor de’ cristiani, ma evidentemente per convenzione. La sua serietà non è reale, ma tutta estetica. Ammessi gli assunti dati cavallereschi, li realizza rappresentandoli seriamente, come cosa reale; e questo lo distingue da tutti gli altri poeti cavallereschi. Ne’ suoi 46 canti v’ha una battaglia, e poi molti scontri ma senza interesse, con la preponderanza delle forze or dell’una or dell’altra parte. Questa battaglia, l’assalto di Parigi, comincia in modo prettamente storico. Carlomagno fortifica Parigi nei punti deboli; Agramante fa i preparativi convenevoli. Non v’è la spiensieratezza e mattezza individualistica, che fa il fondo della Cavalleria. Il poeta non sente ancora interesse estetico, perché l’interesse cavalleresco non è ancor desto: scherza. Quando, descrivendo le ferite che fa Rodomonte salito sulle mura parigine, dice:

Or si vede spezzar più d’una fronte,
Far chieriche maggior delle fratesche,
Braccia e capi volare, e nella fossa
Cader da’ muri una fiumana rossa.