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ii. il «savonarola» di pasquale villari i89

piccola e la grande giustizia, non le due coscienze. Si può dunque comprendere perché cosí caro a’ giovani è Savonarola, l’oratore de’ cuori semplici. Amano in lui quella fede imperterrita, che in tanta discordia di realtá, non che vacillare, rinvigoriva. Tale dovè apparire Savonarola alla giovane immaginazione di Villari; cosí se ne innamorò; perciò volle a lui consacrare il suo ingegno e i suoi studi.

E fu volontá di uomo. Giunto a Firenze, dovettero presentarglisi le gravi difficoltá del suggetto, e ci si ostinò. Visse per Savonarola e con Savonarola, ci s’intrattenne intorno meglio di dieci anni. Cosi ha potuto fare un lavoro, de’ piú seri che da tempo in qua sieno usciti in Italia.

Ci è un lavoro preparatorio, inosservato a’ lettori volgari, che si può chiamare la storia secreta d’un autore. E spesso la cagione della buona o della mala riuscita è a cercare in questa storia secreta. Ecco libri scritti pure da uomini d’ingegno, e dimentichi appena nati, lavori di seconda mano, pleonasmi inutili, riproduzioni di errori trasmessi d’uno in altro. Perché tanti aborti? per difetto di lavoro preparatorio. Molti sono i chiamati, pochi gli eletti; e gli eletti sono quelli che hanno molto amato, resi dall’amore pazienti. Tu prendi una via, e dopo molti anni d’ostinazione t’accorgi che la non mena: prendiamo un’altra via. Tu lavori parecchi anni, e t’accorgi che il lavoro dee essere altro: dunque da capo. E chi ti sa grado di tutto questo? o chi solamente lo sa?

Vogliamo fare una storia di Savonarola? È presto detto. Pensa, o giovane, che questa parola ti costerá la tua giovinezza. E se ciò non ti sgomenta, rallégrati; ché nessuno si può vantare di aver cosí bene spesi i suoi giovani anni.

Studiare le lingue moderne per legger tutto ciò che si è scritto intorno a Savonarola, seppellirsi nelle biblioteche e negli archivi per aver sott’occhio possibilmente tutt’i documenti originali, procacciarsi una conoscenza esatta non solo del soggetto, ma di tutta la storia di quel tempo che vi è strettamente legata, ecco cosa è un lavoro preparatorio, e Villari l’ha fatto con una tenacitá rara.