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208 | frammenti letterari |
e come colui che dá ragione a chi ultimo parla, dá sempre ragione all’ultima impressione. Si trova eroe per occasione, un eroe cosí equivoco, che impedisce ad Emirena di baciargli la mano, tremando di una nuova impressione e poco confidando nella sua fermezza. Maggiori pretensioni all’eroismo ha Osroa, il re de’ Parti, reminiscenza di Jarba. Un patriota che appicca l’incendio alla reggia, che uccide un creduto Adriano, che è condannato a morte, che supplica la figlia di ucciderlo, sarebbe un carattere interessantissimo, se nel pubblico e nel poeta ci fosse il senso del patriottismo. Ma Osroa ha piú dell’avventuriere che dell’eroe, e di un avventuriero sciocco e avventato, che non sa proporzionare i mezzi allo scopo, e nelle situazioni piú appassionate della vita, discute, sentenzia. A Emirena, la sua figlia, che ricusa di ucciderlo, risponde:
Non è ver che sia la morte Il peggior di tutti i mali; È il sollievo de’ mortali. Che son stanchi di soffrir. |