Pagina:De Sanctis, Francesco – La poesia cavalleresca e scritti vari, 1954 – BEIC 1801106.djvu/325

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mia e semplicitá che si chiama il segreto del genio, e rende amabile e ingenuo il lavoro inconscio della creazione. Dunque, festeggiamo il bambino, valorosi poeti ed artisti, pensando che, se il bambino muore nell’uomo, sopravvive nell’arte. Io applaudo ai vostri canti, e me ne tengo di essere in mezzo a voi lo spettatore. A ogni modo, bambineggiamo almeno una volta l’anno e rinfreschiamoci il sangue.