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330 | recensioni e frammenti |
2. - Le biografie di Cletto Arrighi.
Ho finito di leggere or ora il secondo fascicolo de’ «Quattrocentocinquanta onorevoli» per Cletto Arrighi. Sembra che l’autore abbia ricevuto scarsi aiuti da’ famosi letterati e uomini politici che gli avevano promessa la loro opera, e debba far tutto da sé. L’argomento almeno dalla scarsitá e superficialitá delle notizie. Invano cercheresti in questi lavori la vera fisonomia, la conoscenza intima degli uomini politici. Chi è Cantú? che ingegno, che carattere, che forza rappresenta il Lanza? E scelgo questi due, perché son quelli la cui biografia mi pare piú seria. Nondimeno questa stessa leggerezza li renderá piú accessibili a tutti, lasciando stare che la lettura ne è molto piacevole per la vivacitá e la rapiditá dello stile.
25 luglio i864.
Non si parla piú delle biografie di Cletto Arrighi, il quale con tutta la sua buona volontá è forse mal secondato dai suoi collaboratori. Superficialissime tutte, e quasi sempre partigiane: inferiori di assai ai Moribondi.
12 agosto i864.
3. - Due libri di Pasquale Villari.
Mi è venuto ultimamente innanzi un bel lavoro di Pasquale Villari sopra il nostro Gaetano Filangieri. Ci è un quadro assai esatto della coltura napoletana a quel tempo, in mezzo al quale si stacca a poco a poco e brilla il Filangieri, di cui l’ingegno, il carattere, la fisonomia insomma morale e intellettuale è descritta maestrevolmente. Non vi trovi cose nuove, né profonde; ma tutto ben disegnato, esposto con chiarezza ed efficacia: è un vero lavoro di arte.
25 luglio i864.