Pagina:De Sanctis, Francesco – La poesia cavalleresca e scritti vari, 1954 – BEIC 1801106.djvu/36

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iii. il «morgante» 3i

quando il poeta non ha lo stesso interesse per la fede accade un gran cambiamento; fra il cristiano ed il pagano rimane una differenza di civiltà. I pagani sono la barbarie, i cristiani la civiltà; fra questi si trovano forze spirituali, cortesia; fra quelli barbarie, rozzezza.

Ecco i due punti di vista sotto i quali ponno concepirsi i pagani. Ma anche qui il Pulci porta la sua leggerezza ordinaria; ha cancellata ogni differenza, ha distrutta l’antitesi. Non solo i pagani non sono inferiori, ma sono spesso più gentili, cortesi, e fededegni dei cristiani. I Paladini, viaggianti in Pagania, sembrano assassini e ladroni, che s’intrudono in casa dei re pagani per commetter cattive azioni, grazie alla troppa bontà di quelli. Calavrione, Erminione sono uomini ragionevoli, che credono di aver ragione; e convinti d’aver torto, si ritirano.

Ma, se non ha creato un elemento cristiano differente dall’elemento pagano, ha almeno data una fisionomia distinta a ciascun pagano? Ne ha egli fatto degli individui spiccati e distinti, facoltà massima del poeta? Se non ha facoltà inventiva, ha facoltà creativa?

Vi ho analizzato il poema: avete visto tutti agire, e vi siete potuti accorgere che non hanno nulla di caratteristico. Calavrione ed Erminione, Meridiana ed Antea potranno differire nel nome e nelle avventure: ma al poeta è mancata tanta fantasia da imprimer loro un marchio distintivo. Quindi, mentre gli altri nostri sommi poeti hanno tramandato alcuni personaggi fino a noi, nessuno fra quelli del Pulci è diventato popolare. Sono semplici nomi.

Le donne le quali, cosa notabile, sono tutte pagane sono cinque: le due amanti di Ulivieri, Forisena e Meridiana, le due amanti di Rinaldo, Luciana ed Antea, l’amante d’Orlando, Chiariella. Se non ve ne avessi detti i nomi, ve ne sareste ricordati? Non hanno né fisionomia particolare che le distingua fra loro, né fisionomia generale che le distingua dagli uomini. Non hanno nessuna ricchezza interiore, non potete analizzarle. Sono esseri immediati, che operano istintivamente come animali, senza previdenza, senza combattimento interno, senza lotta o contrasto, deficienti d’ogni senso morale; non solo non sono una