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368 nota

voluttá o frase smagliante di frizzi, di equivoci, di pulcinellate: ma è realtá tormentosa, angolosa, che bisogna smussare non chiacchierando o cantando come il lazzarone, ma col martello della volontá e con le potenti gioie del lavoro, come l’operaio inglese che ha rifiutato il suo Clown o il tedesco che si è fastidito del suo Hans-Wurts. Cosi possa sparire dai nostri costumi il Pulcinella, che fa anche oggi capolino in mezzo alle nostre granitiche serietá! Questo punto ammirativo mi avverte che il mio elogio si è volto in una orazione funebre: epperò mi rifaccio con un punto interrogativo. Ho io delineato il vero carattere di Pulcinella? Parmi che no: ma è troppo tardi.

Volendo fare il critico e guardare da un alto punto di vista, l’ho dapprima osservato col cannocchiale; e vidi un’immagine fluttuante, vaga, un Pulcinella universale. Spaziato un po’ per l’universo all’uso dei giovani di nostra etá, sentii il bisogno di avvicinarmi un po’ piú al concreto: prima, per evitare, al possibile, una severa critica della mia critica; secondo, perché, convinto che il tipo e il costume di una popolazione si studia attraverso le cose, non attraverso le idee. Ma qui un intoppo, la miopia; epperò ho visto, a volte ho svisto, ho travisto e infine ho dubitato che la troppa vicinanza con Pulcinella non mi abbia partecipato un po’ della sua natura.

4. Discorsi per le Feste Ariostee a Ferrara. — Nella «Gazzetta» di Torino, 4 giugno i875, nel «Roma» del 6 giugno, poi dal Croce in «La critica», 1912, pp. i55-i58, e infine dal Cortese.

5. Il Circolo Filologico di Napoli. — In foglio volante, Napoli, Mormile, i876, la prima parte; nel «Pungolo» di Napoli, 9 aprile i876, la seconda; nel «Roma» di Napoli, 26 maggio i876, la terza. Poi raccolti dal Cortese.

6. L’Ideale. — Nel «Roma» di Napoli, 19-2i novembre i877; abbiamo preso il testo del giornale, ma abbiamo accettato una congettura del Cortese, che raccolse questo scritto nel suo volume, lá dove, a p. 3i3 r. 6, abbiamo accettato «idealitá» dove il giornale ha «realitá» («la nuova realtá debbe giungere a formarsi essa pure la sua realitá»: cosí R).

7. Il quarto Congresso degli Orientalisti. — Nel volume Nuovi saggi critici, seconda ed., i879, inserito dall’editore a insaputa e contro il volere dell’autore (cfr. B. Croce, Gli scritti di F. d. S., cit., p. i0).