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La XII, quale ci è pervenuta nella copia del Laurini, è bensí identica per il contenuto a quella che riportiamo in appendice, ma per la forma piú sobria ed elaborata ne è un semplice compendio.
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Chiamato alla cattedra di letteratura italiana nel Politecnico di Zurigo, con decreto del 6 gennaio i856, il De Sanctis giunse nella cittá negli ultimi giorni di marzo e iniziò il corso del secondo semestre (estivo) del i855-56 il 23 aprile: lo chiuse l’8 agosto. Il corso comprendeva due ore settimanali di Esercizi di composizione, un’ora di Analisi degli autori italiani, tra cui il Manzoni, e un’altra di Storia della letteratura italiana del secolo XIV con discussioni generali stilla Divina Commedia.
Le lezioni generali sul poema, cominciate probabilmente il i4 maggio, terminarono prima dell’ii giugno, quando il maestro prese a trattare dell’Inferno1. Nel primo semestre (invernale) del i856-57, dal i6 ottobre al marzo, completò il corso sulla prima cantica2, e nel secondo (estivo) dello stesso anno, tra il 23 aprile e il 3 agosto, trattò della poesia del Purgatorio e del Paradiso3.
Ma, mentre nelle lezioni di Torino, o integralmente dettate o riassunte, si trova il fresco entusiasmo del maestro, che svolge per la prima volta il suo pensiero critico, e lo saggia nell’interpretazione della poesia dantesca, dinanzi a un uditorio che lo segue e si entusiasma e si eleva con lui; in quelle di Zurigo, come si può dedurre dai riassunti, il tono dovette essere dimesso e l’andamento proprio del maestro che vuole iniziare menti rozze e inesperte al gusto della poesia. Scriveva infatti il nostro al De Meis il i5 maggio i856:
Nella lezione passata sono entrato a parlare di Dante. Ma non c’è un solo che abbia non dico studiato, ma neppure letto la Divina Commedia. La mia lezione si dee ridurre a pochissime idee, accompagnate- ↑ Cfr. per queste notizie: F. de Sanctis, Lettere dall’esilio (i853-60), citt., pp. 83 e 2i6; Lettere da Zurigo a Diomede Marvasi, citt., pp. i5, i7-i9, 34, e lo studio di Sergio Romagnoli: Francesco De Sanctis e Teodoro Frizzoni a Zurigo (estratto dalla rivista Bergomum, n. 4, a. (i853). PP- 4 sgg.
- ↑ Lettere da Zurigo, p. 46; Lettere dall’esilio, p. i24.
- ↑ Lettere dall’esilio, p. i54 e i65.